la posta del sindaco
Accedi Registrati



Il "Dopo di Noi" nell'ATS 20

AIPAS Marche 25/02/2020 Approfondimenti

Con l'espressione “Dopo di noici si riferisce al periodo di vita delle persone con disabilità severa, successivo alla scomparsa dei genitori o familiari più prossimi. In Italia, attualmente, la regolamentazione del cosiddetto Dopo di noi è normata dalla Legge 112/2016 “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”.

[Continua]



Con l'espressione “Dopo di noici si riferisce al periodo di vita delle persone con disabilità severa, successivo alla scomparsa dei genitori o familiari più prossimi. In Italia, attualmente, la regolamentazione del cosiddetto Dopo di noi è normata dalla Legge 112/2016 “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”.

L'Ambito XX è da sempre particolarmente sensibile al tema della disabilità ed al fianco dei genitori che hanno la piena consapevolezza che dovranno prendersi cura del proprio figlio per tutta la vita. Il pensiero rivolto al Dopo di Noi, ecco allora che quasi sempre si trasforma spesso in ansia ed angoscia.

A fine 2018 è partita, nel territorio dell'ATS XX, la sperimentazione di un progetto educativo abitativo per quattro ragazze con disabilità, residenti nei 3 comuni. Il Progetto, volto a stimolare le autonomie abitative e relazionali, si è posto come percorso educativo propedeutico ad un progressivo distacco dal contesto familiare. Le giovani stanno imparando a vivere senza la costante presenza dei genitori, allenandosi gradualmente, con l’aiuto di educatori, a rendersi il più possibile autonome nella gestione della vita quotidiana (cucinare, fare la spesa, pulire la casa, prendersi cura della propria persona). Un risultato da raggiungere attraverso un progetto individuale elaborato per ciascuna di loro, calato nel contesto in cui vivono e pronto ad evolversi nel tempo.

L'appartamento è situato nel centro di Porto Sant'Elpidio, in una zona ottimamente servita dai mezzi di trasporto pubblico e con un elevato numero di servizi, attività commerciali e opportunità di socializzazione. Dopo una prima fase dedicata alla ricerca dell'alloggio, ai piccoli lavori di manutenzione necessari e arredo della Casa, le beneficiari, con il supporto degli educatori hanno iniziato a frequentare l'appartamento per familiarizzare con la nuova dimensione della convivenza.

L'ospitalità in casa, infatti, ha seguito una  progressione e  gradualità per abituare sia le giovani, che le rispettive famiglie, al distacco reciproco. In ragione del tipo di disabilità, tutte le attività sono svolte attraverso il supporto costante di figure educative ed assistenziali. La vita in casa è scandita da momenti dedicati all'acquisizione di abilità relative alle routine domestiche, quali: fare la spesa per la cena, dedicarsi alla preparazione del pasto, riordinare e pulire gli ambienti. Durante la permanenza nella casa, inoltre, si lavora intensamente sul potenziamento delle autonomie di vita (doccia, bucato, stiratura degli indumenti e della biancheria, preparazione dei pasti). Ci si dedica poi ad organizzare delle attività di animazione, presso l'alloggio o con delle uscita sul territorio (cinema, pizza ecc). L'orizzonte è quello di raggiungere, con gradualità, una gestione improntata ad una “bassa soglia assistenziale”, ovvero con la minima presenza di operatori.

Aspetto particolarmente importante e qualificante del progetto oltre che determinante la sua sostenibilità in relazione alle risorse disponibili è che il servizio si è perfettamente inserito all’interno della rete dei servizi per le persone con disabilità del territorio dell'ATS XX. In questo modo è stata garantita continuità rispetto alla frequenza da parte delle ragazze dei 3 CCSSER dell'Ambito XX presso cui le stesse erano già inserite e  la partecipazione alle attività pomeridiane organizzate dall'Associazione di famiglie disabili “La Crisalide”. Il progetto, infatti, si sviluppa in un'ottica di rete il cui scopo è il progressivo accrescimento e consolidamento dei livelli di autonomia delle persone con disabilità.

I progetti nell’area della disabilità e, in specie quelli riferiti al “durante” e al “dopo di noi”, richiedono un approccio aperto rispetto alle sinergie utili attivabili per il rafforzamento della rete territoriale al fine si sostenere concretamente i bisogni delle persone disabili e delle loro famiglie.


Articolo di Pamela Malvestiti

Ultimi aggiornamenti

CHI SIAMO

AIPAS è una comunità interprofessionale del mondo sociale e socio-sanitario che promuove la partecipazione attiva alla realizzazione del welfare territoriale. L’Associazione intende accreditare gli operatori del sociale e del socio-sanitario attraverso attività di formazione, condivisione e verifica delle prassi in ambito scientifico e raccoglie attori del settore pubblico e privato del sociale e del socio- sanitario dei 23 Ambiti Sociali della Regione Marche

Sostienici

Per ulteriori informazioni clicca qui Sostienici

CONTATTI

Il Sito di AIPAS è un portale realizzato da Halley informatica

Per informazioni usare i seguenti recapiti:

Email: info@aipasmarche.it